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mercoledì 7 gennaio 2009

La "sacra rappresentazione" dei Re magi: un modo per catechizzare i piccoli

Nella più tipica tradizione francescana c'è anche la fantasia giullaresca delle "Sacre Rappresentazioni". Da svariati anni, il 6 gennaio, presso la Basilica di Sant'Antonio a Padova, ha preso piede "L'arrivo dei Re Magi" a cui si invitano i bambini. Anche per questa edizione la Basilica era ben piena (forse la neve ha scoraggiato qualcuno), i tre re interpretati - come chiede la pia leggenda - da un asiatico (un giovane cinese), un africano (devoto frequentatore della Basilica) e da un europeo (un altro giovane, romano per giunta).
Naturalmente - come ovvio - non si tratta di una celebrazione liturgica, ma potremmo dire di una "catechesi animata". I frati introducono i misteriosi personaggi, che si recano con i loro doni simbolici al luogo della sacra Famiglia, scortati dai paggetti che reggono una stella dorata. L'araldo del Gran Re (in feluca azzurra) annuncia la manifestazione del Figlio di Dio alle genti. I canti natalizi, offerti dal coro della parrocchia del Santuario dell'Arcella, le poesie dei bambini della scuola delle Piccole Ancelle del Sacro Cuore hanno completato l'atmosfera natalizia. I piccoli, con tanto d'occhi, rimanevano incantati nel vedere scorrere davanti a loro gli eventi del presepe (che poi potevano ricordare guardando la scena della natività che campeggia nel chiostro della Basilica foto a lato).
Al termine della parte più "spettacolare", entra il Sacerdote e impartisce la benedizione ai bambini nel giorno della "Santa infanzia", invitandoli a imitare i Re magi nel "venire e adorare" Gesù, dando un bacio o una carezza alla statua del Bambinello.
Epifania 2009 - Basilica di S. Antonio - Padova

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