
Citando San Paolo il papa ha quindi augurato a tutti i sacerdoti, religiosi e religiose di poter dire anche loro, al termine della vita: “ho combattuto la buona battaglia, ho conservato la fede”.
Siri zelante pastore di questa arcidiocesi viene citato più volte: ai consacrati il papa ricorda, come diceva il cardinale di Genova che: “la vita religiosa è testimonianza di Dio e richiamo di Dio”.
Al capitolo dei canonici, che cura le azioni liturgiche della cattedrale, ancora una citazione di Siri sulla liturgia: “la celebrazione solenne della divina ufficiatura fa sì che la chiesa preghi attraverso le labbra dei canonici”. Il Papa, dopo il suo discorso, ha intonato il Pater noster gregoriano e ha impartito in latino la benedizione. Nell’uscire dalla cattedrale, altro segno simbolico: Benedetto XVI si ferma davanti alla tomba del cardinal Siri e sosta brevemente in preghiera. Dopo le citazioni nel discorso, un saluto personale a questo vescovo forte e coraggioso anche nell’andare contro le correnti e i venti della “novità per la novità”.
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